Sicuramente decidere di asciugare i panni con il classico metodo, quindi stendendoli all’aperto sul filo con delle mollette ha i suoi vantaggi. Dato che in poco tempo e senza causare consumi avremo i nostri panni asciutti. Ma, chiaramente, non sempre tutto ciò è possibile, potrebbe essere colpa di un palazzo senza zone dove stendere, mesi di pioggia e freddo, inquinamento ambientale, un vicino che getta unsa sigaretta dal balcone e vi brucia i panni, insomma, le cause sono molteplici. Per cui, opteremo per asciugarli in casa. Qui sorge un altro problema, il fattore umidità, lo spazio e tanti altri problemi. Ecco che, per tale motivo, è stata ideata l’asciugatrice. Ma vediamo di conoscere tutto ciò che riguarda l’asciugatura dei panni.
Asciugare i panni in casa: quali sono i problemi nel farlo?
Sicuramente tutti utilizziamo la soluzione più semplice e banale, ovvero stendere i panni in casa. Ma tutto ciò è davvero poco consono, questo perché? I motivi sono diversi:
- Mancanza di spazio, soprattutto se dovessimo avere tanti panni e si ha bisogno di asciugare in fretta, per cui inizierà la corsa allo stendino, spostandolo in prossimità delle finestre per riuscire a catturare la luce del sole, inoltre finiremo per mettere calzini e biancheria su tutti i caloriferi.
- Per esempio, il consumo dato dal nostro riscaldamento, questo perché l’energia prodotta dalla caldaia o dalla nostra stufa sotto forma di calore stesso, dovrà essere destinata all’evaporazione dell’acqua, che viene condensata negli abiti bagnati, ne resterà quindi molto meno per riscaldare gli ambienti della nostra casa. Quindi, la caldaia consumerà più combustibile e noi pagheremo molto di più.
- Altro problema, l’acqua che è presente all’interno dei panni andrà a raffreddare la casa, facendoci aumentare il riscaldamento. Perché quando l’acqua evapora si trasforma in vapore, tale vapore che viene trattenuto dalle stanza funge da gabbia, quindi si condensa sulle pareti provocando un alto tasso di umidità nell’appartamento, favorendo l’insorgere delle muffe e delle spore.
Come scegliere un’asciugatrice?
Proprio per i tanti problemi sopra citati, siamo quasi costretti ad acquistare un’asciugatrice nelle nostre possibilità economiche. Prima di tutto dobbiamo seguire queste linee guida al fine di fare la scelta giusta:
- La tipologia di funzionamento. Che sia elettrica, a condensazione, a pompa di calore o a gas, dovremo sicuramente valutare i costi e i consumi.
- Le dimensioni e la capacità di carico. Se lo spazio che abbiamo a disposizione è ridotto, allora è meglio acquistare dei prodotti slim, che hanno carica dall’alto o dovremo metterle a parete.
- La modalità di installazione. Alcune asciugatrici richiedono solamente quello che è un attacco alla stessa corrente elettrica, quindi, possibilmente, serve che l’ambiente sia ben areato per permettere ad essa di funzionare in modo corretto. Invece, i modelli a gas devono avere un impianto particolare.
- I consumi. Le asciugatrici che risultano essere più efficienti, sono a pompa di calore, che si collocano nella classe di efficienza maggiore, ovvero quella energetica A+++, vale a dire che consumano solamente 1 kWh per ogni ciclo di lavoro. Il valore viene stabilito dall’etichetta europea Energy Label.
- La marca. Le asciugatrici sicuramente sono dei prodotti che si sono diffusi in larga scalda, sicuro che è meglio orientarsi a marche certificate, anche se, ogni marca, ovviamente, punta a una tipologia di pubblico con particolarità differenti.
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Asciugare gli abiti
Tutti hanno la necessità di indossare abiti puliti e profumati, ma nessuno pensa all’asciugatura, a meno che non si decida di optare per una lavanderia. Ma il processo della pulizia degli abiti con acqua e detersivi non è efficiente, in quanto, devono per forza essere usate delle macchine apposta, cioè le lavatrici, anche se una volta completato il lavaggio, bisogna poi passare alla fase della sua asciugatura. Quindi, anche in tal caso, i vari elettrodomestici dovranno lavorare alla perfezione. Le asciugatrici, oramai sono pensate e ideate per poter limitare i consumi e poter massimizzare l’efficienza energetica.
Quanta acqua contengono gli abiti bagnati?
L’acqua è chiaramente l’agente pulente che risulta più versatile del mondo, ma è impressionante quanta ne sprechiamo proprio quando si fa il bucato. Infatti, una lavatrice un po’ passata di anni, per esempio, che viene riempita in modo giusto e si utilizza il classico lavaggio, consuma 20 litri almeno, che raddoppiano se si utilizzano programmi specifici. Inoltre, la maggioranza dell’acqua si fa girare ad alte velocità nella centrifuga, in tal modo si avrà parte di quell’acqua condensata sui nostri abiti sotto forma di umidità. Per cui, ci dovremo disfare di quell’acqua, prima che si mettano gli abiti.
Come si rimuove l’acqua dai vestiti?
Il modo che andremo a vedere essere quello più semplice per disfarsi dell’acqua allo stato liquido è sicuramente l’opzione di trasformarla in vapore, cioè in un gas che è derivato da un liquido, quindi alzando la temperatura dell’acqua. Infatti, in tal caso il calore è nostro alleato, perché esso rappresenta proprio ciò che ci serve, avremo una spinta in più. Alla fine del processo, tutto il liquido sarà evaporato. Le asciugatrici, infatti, lavorano proprio in questo modo, andando ad assicurarsi che il vapore così prodotto si vada a separare del tutto dal cestello.
Quanta energia consuma, nello specifico?
Dunque, considerando e presupponendo che, i capi d’abbigliamento che sono appena usciti dalla centrifuga, possano contenere due litri d’acqua a una temperatura di almeno 15 gradi, vedremo che l’asciugatrice procederà a riscaldare quell’acqua, portandola a cento gradi:
- per cui il costo energetico sarà pari a 700 kiloJoule.
- Dopo viene trasformata in vapore tutti i due litri d’acqua, quindi utilizzando altri 4500 kiloJoule.
- Per cui, per essere chiari, tutto il processo andrà ad impiegare 1.4 kilowatt/ora, questa è l’unità di misura che di solito viene scelta per il consumo energetico.
Infatti, proprio i costi delle asciugatrici dipendono da questo. Non sono per niente inefficienti, tutt’altro, le asciugatrici svolgono il loro lavoro molto bene.
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Quali sono le condizioni ideali per asciugare i panni?
Dopo aver letto tutte queste informazioni, possiamo dire che ci sono tre fattori che favoriscono quella che è l’evaporazione dell’acqua dagli abiti bagnati:
- Le temperature alte, che vanno ad aumentare il numero di molecole che passano allo stesso tempo dallo stato liquido allo stato gassoso.
- Il movimento dell’aria, che serve per trasportare il vapore lontano dagli abiti, andando a prevenire quella che è la formazione di umidità nell’ambiente.
- Bassa umidità.
- Basta sapere che l’aria è continuo movimento, per cui da una parte avremo una ventola che farà introdurre l’aria all’interno del cestello con il flusso continuo, andando a simulare il vento asciutto, mentre dall’altra parte avremo il cestello stesso che ruoterà garantendo che il calore si distribuisca in maniera del tutto uniforme, senza che gli abiti abbiano carenza di spazio tra loro.
Come funziona un’asciugatrice?
Abbiamo visto quello che accade quando si decide di asciugare i panni in casa. Che quindi il vapore va a separarsi dagli abiti in modo lento, con il calore stesso, quindi rimane intrappolato in casa. Ma, invece dove va il vapore che si crea dentro ad una asciugatrice? I modelli che più datati, detti “ventilati”, sono quelli che sono provvisti di uno scarico rivolto all’esterno attraverso un foro nel muro o nella finestra dove passerà un tubo, che di solito è in acciaio inox. I più moderni, invece, sono tutti quelli che fanno passare il vapore tramite un filtro e poi lo vanno a raccogliere in un’apposita vaschetta, o in una tanica, che viene posta alla base dell’elettrodomestico.
Asciugatrici a condensazione
Questa tipologia di asciugatrice si caratterizza per la presenza all’interno di un condensatore, ma che cosa è? Questo condensatore serve per condensare il vapore che viene generato dalla stessa asciugatura della biancheria, questo serve al fine di andare a raccoglierlo sotto forma dell’acqua in una vaschetta o in un serbatoio. Questa soluzione, anche se costa molto quando decidiamo di acquistarla, ha il vantaggio di avere una installazione dell’asciugatrice che si possa mettere ovunque si voglia, basta sia vicino a una presa di corrente, senza che si debba pensare a un’attacco per lo scarico dell’acqua. L’unica incombenza che potrebbe apportare tale tipologia di asciugatrice è lo svuotamento che si dovrà fare periodicamente della stessa vaschetta di raccolta della condensa.
Asciugatrici ad espulsione o evaporazione
Quest’altra tipologia di asciugatrice, come si potrà facilmente intuire, non viene corredata né di un condensatore né di un serbatoio che serve per la raccolta della condensa: questo perché il vapore che viene creato dall’asciugatura sarà poi scaricato direttamente all’esterno dell’elettrodomestico, semplicemente attraverso un tubo. Questo tipo di asciugatrice, quindi, getta vapore durante il suo uso. Una sorta di tipologia ibrida, perché ha poi un passaggio di raffreddamento dello stesso vapore acqueo attraverso il condensatore, che sarà poi comunque da scaricare all’esterno, ma sotto forma di acqua. Questi sono dei tipi di asciugatrice molto più economici rispetto ai precedenti modelli a condensazione e hanno anche lo svantaggio di necessitare di una collocazione che sia in un punto della casa in cui lo stesso vapore di scarico non possa andare a danneggiare pareti o mobilio.
Settaggi base
Nelle prime versioni le asciugatrici avevano delle minori temperature, ma quelle moderne hanno come minimo tre cicli di asciugatura:
- bassa temperatura per i delicati,
- media,
- alta.
Si passa, sostanzialmente da quelli che sono 50 gradi ai 60. Si deve considerare che, secondo le principali organizzazioni della sanità, la pelle potrà avere delle lesioni come ustioni di terzo grado se viene esposta per cinque minuti a quella che è una temperatura di 45 gradi, attraverso acqua calda di rubinetto. Quindi sono state ideate delle asciugatrici che non possano causare rischi nel caso in cui si debba interrompere il ciclo a metà o si vada a estrarre il bucato dal cestello alla fine del ciclo.
L’elemento riscaldante
Ci sono alcune asciugatrici, quindi dei particolari modelli, che raggiungono temperature di 80 gradi. Si potrebbe dire che è un numero comune per le grandi asciugatrici professionali, ma è chiaramente meno diffusa invece nei modelli che vengono pensati e destinati all’uso domestico. Per poter raggiungere queste temperature così alte, vorrà dire che l’elemento riscaldante si avvicina ai 100 gradi, che è la temperatura a cui sappiamo che bolle l’acqua. In tal modo, l’acqua evaporerà dagli abiti andando a trasformarsi in vapore. L’elemento riscaldante viene di solito posto dietro la parte metallica del cestello, perciò sempre indispensabile che si eviti di toccarlo con le mani.
Sensori automatici per la temperatura
Ad oggi sono stati ideati degli elettrodomestici hi-tech che sono in grado di percepire in modo del tutto autonomo la temperatura e il livello di umidità che sarà all’interno dei capi d’abbigliamento. Il funzionamento è praticamente simile allo stesso delle sonde che poi vengono inserite nel cibo durante la cottura in forno. Per cui, l’umidità, è una di quelle variabili che va a influenzare in modo diretto la temperatura massima della stessa asciugatrice. Inoltre, se lasceremo a lungo i vestiti nel cestello, rischieremo di originare delle pieghe.
Le marche migliori
Nella tecnologia, in Italia così come in Europa esistono dei marchi di notevole importanza. I marchi europei sono quelli che si rivolgono spesso a un pubblico più esigente con delle asciugatrici all’avanguardia. Basti pensare a tutti quei modelli che sono a pompa di calore con i cestelli molto capienti, che possono arrivare fino a 10 kg così come tutte le numerose funzioni che sono programmabili per differenziare l’asciugatura in base a quello che è il tessuto dei nostri capi d’abbigliamento. Per cui, vediamo i marchi migliori:
- Solarex
- Bosch
- Hotpoint
- Miele
- Siemens
- Beko
- Electrolux
- Aeg
Migliori asciugatrici AEG
Migliori asciugatrici Bosch
Migliori asciugatrici Miele
Asciugatura e sanitizzazione
Dovremmo anche sapere che tutte le alte temperature delle asciugatrici devono essere valutate anche sotto un altro aspetto. Perché queste temperature ci consentono di eliminare completamente degli eventuali organismi che possono essere nocivi e che sono presenti sugli abiti. Generalmente, l’acqua calda della lavatrice è quella che svolge la prima parte del lavoro andando ad annientare buona parte dei germi e dei batteri stessi. Ma, esistono anche dei materiali che sono troppo delicati per andare in lavatrice, come per esempio le piume, anche se la centrifuga viene impostata al minimo. I costruttori delle asciugatrici si basano su quelli che sono gli standard sanitari che vengono stilati dai principali enti del settore, quindi l’obiettivo è quello di poter uccidere il 99,9% dei batteri che sono presenti nel bucato tramite il calore ad alte temperature.
Gli accessori
Adesso che conosciamo un pochino meglio le asciugatrici, dovremmo sapere che ci sono in commercio una vasta gamma di accessori che si possono sfruttare, sia in fase di installazione ma anche durante il ciclo dell’asciugatura. Vediamo adesso di che cosa stiamo parlando.
Supporti e rialzi in fase d’installazione
L’asciugatrice, una volta che si compra, si utilizzerà ogni giorno, oppure a giorni alterni. Per cui, per poter avere un’asciugatrice che sia comoda, anche in base agli spazi, si devono cercare dei supporti rialzati per poter montare l’asciugatrice che sia a qualche centimetro da terra, che abbia la maniglia dell’oblò che sia all’altezza dei nostri fianchi. Inoltre, dopo il montaggio ci dobbiamo soprattutto assicurare che essa sia salda, applicando delle apposite staffe.
I filtri e gli altri elementi interni
Le asciugatrici si può dire che sono tutte provviste di un importante filtro per la lanugine o per i pelucchi. Tale filtro serve per raccogliere quelle piccole parti che sono nei tessuti, quindi che sono in eccesso e che si staccano dai capi assieme all’acqua che viene estratta dal calore. Questo filtro deve essere pulito dopo ogni ciclo di asciugatura ed è importante che venga cambiata in caso si dovesse rompere. Una volta che si accumula il materiale, esso interrompe il giusto passaggio dell’aria calda nello stesso cestello e potrebbe portare a surriscaldarsi, conducendo così al rischio di un incendio. L’operazione di manutenzione risulta molto facile.
L’installazione di un’asciugatrice
La maggior parte di tutte le asciugatrici non richiedono un montaggio di accessori specifici in fase d’installazione, questo perché, come abbiamo detto, l’umidità residua viene gestita al suo interno, quindi dentro al macchinario tramite filtri e tramite vaschette. I modelli che sono aerati, invece, che quindi sono più datati ma che sono lo stesso presenti sul mercato, sono tutti quelli che richiedono un tubo, che deve essere in acciaio, che permetta quindi di poter scaricare il vapore verso l’esterno attraverso un foro nel muro o nella finestra. Nella stessa maniera, anche tutte le asciugatrici a gas sono quelle che necessitano di un simile accorgimento, ma in tal caso l’asciugatrice dovrà essere installata da un professionista, assicurandosi che l’ambiente scelto sia idoneo.
E come si fa ad avere un bucato profumato?
Come hanno ideato dei prodotti che fanno profumare il bucato nella lavatrice, esistono anche delle soluzioni proprio per l’asciugatrice. Nello specifico, si parla di quelle “palline” che rilasciano fragranze tramite il ciclo di asciugatura, con degli odori che vengono ispirati spesso agli elementi naturali. Vanno semplicemente messe nel cestello, senza che si debba aver nessun accorgimento extra. Considerate anche tutto quello che va fatto dopo l’asciugatura, che in alcuni casi potrebbe andare a regalare un profumo molto più duraturo, come per esempio i fogli, che si possono introdurre nell’armadio a contatto coi vestiti. Esistono anche dei particolari accessori, che anche questi sono sotto forma di fogli, che se vengono inseriti all’interno del cestello si occupano di poter catturare l’elettricità statica dagli stessi abiti, evitando quindi quel fastidioso effetto “scossa” quando si vanno a indossare.
Quali sono le dimensioni standard?
I modelli detti standard sono tutti quelli che misurano:
- 80 centimetri in altezza,
- 80 centimetri in larghezza,
- 60 centimetri in profondità.
Si deve considerare che tale cifra potrebbe cambiare di soli 5 centimetri per quanto riguarda altezza e larghezza. Se abbiamo presente le lavatrici, ci dovremo essere accorti che le misure sono quasi sempre le stesse, infatti i due macchinari presentano un aspetto esteriore e una tecnologia molto simile, e le case produttrici hanno per l’appunto studiato i modelli più recenti. Considerate anche che il peso medio, invece, è di 60 kg. Ci sono poi, chiaramente, dei modelli particolari che sono pensati per poter occupare dello spazio minore, perché magari si inseriscono in un monolocale o spazi molto piccoli, quindi sono i modelli slim con carica dall’alto, anch’essi simili alle stesse lavatrici slim.
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Programmi
Oltre alle funzioni, è importante anche vedere quali siano i programmi disponibili sull’asciugatrice. Tanto più essa sarà sofisticata e tanti più programmi saranno disponibili, vediamo quali sono:
- Cotone: il programma “standard”.
- Jeans: questo è un programma che usa una temperatura elevata.
- Lana: tipologia che asciuga la lana però evitando l’infeltrimento o l’eccessivo riscaldamento.
- Sintetici: programma a temperatura moderata, serve per non rovinare le fibre sintetiche o quelle dei capi sportivi.
- Misti: questo è un programma per asciugare tanti tipi di capi assieme.
- Stiratura: programma per ridurre al minimo le pieghe.
- Asciugatura delicata: programma per i capi delicati, che presentano degli inserti a stampa o delle applicazioni che hanno bisogno di temperature più moderate.
- Asciugatura a tempo: questo è un programma che ci consente di selezionare un tempo di funzionamento con una temperatura di asciugatura.
- Ciclo ammorbidente: questo programma ci serve per sfruttare il vapore che viene prodotto dall’asciugatura per ammorbidire i capi.
- Ciclo per armadio: questo è un programma che viene pensato per tutti i capi, come camicie, che vengono poi conservati appesi.
- Ciclo antiallergico: questo programma viene pensato per contribuire a neutralizzare del tutto quegli allergeni che si annidano nelle fibre dei vestiti, quali gli acari, i peli di cane o di gatto e anche i pollini.
- Ciclo peluche: questo programma ci consente di asciugare in modo delicato i giocattoli imbottiti.
- Ciclo trapunte e piumini: infine, ultimo programma utile e presente nelle asciugatrici più capienti, viene dedicato alle trapunte o a tutte le giacche imbottite in piuma d’oca.
L’asciugatrice elettrica: conviene sceglierla?
I vantaggi che si possono avere in termini economici, rispetto a tutti i più comuni modelli a cestello, sono molto evidenti. Ma, non ci sono dubbi, sul fatto che le asciugatrici elettriche possano rispondere a tutte quelle esigenze diverse, ma che sono meno dettagliate. La stessa semplice tecnologia di funzionamento non ci permette di poter variare l’asciugatura tra i vari programmi ottimizzati per i capi delicati, selezionando magari tutte quelle varie opzioni particolari. Infatti, l’asciugatrice elettrica viene pensata per delle case piccole o famiglie ridotte, inoltre, sono facili da smontare per poter essere riposti in armadio quando non vengono utilizzati, ma occorre comunque che si vada ad investire nell’operazione alcuni minuti. Quindi, perché acquistarla? Sicuramente perché è economica, portatile, ma anche efficiente per chi ha poche pretese, ma ha anche meno funzioni dei modelli che sono a cestello.
Classifica delle migliori asciugatrici
1 |
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2 |
Candy Smart Pro CSOE H8A2DE-S Asciugatrice a Pompa di Calore, 8 kg, Carica Frontale, Programma...
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3 |
Beko DX82NW Asciugatrice Standard, Classe energetica A++, Pompa di Calore, 8 kg
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4 |
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5 |
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Studentessa di Scienze della Comunicazione e soprattutto amante della scrittura. Appassionata della lettura e dell’arte. Scrivo dai periodi delle medie, ma dopo il liceo ho iniziato a perfezionarmi. Ho collaborato con qualche casa editrice, due pubblicazioni certificate e molte altre in self. Da sempre ho creduto nella passione per la scrittura degli articoli, mi piace tutto ciò che ruota attorno alla tecnologia, alla musica e tutto ciò che concerne la comunicazione. Sono felice di poter scrivere articoli su questi temi.